Irène Némirovsky, La vita di Čechov, ed. Castelvecchi
Cresciuto in una famiglia di umili origini, sovrastato da un padre autoritario, l’infanzia di Anton Cechov ha segnato profondamente tutta la sua esistenza e la sua intera opera. Un’infanzia “senza infanzia”, come disse lui stesso, vissuta con la consapevolezza di una condizione miserabile e nel terrore della violenza. In una lettera a un amico scrisse: “Mio padre cominciò a educarmi, o più semplicemente a picchiarmi, quando non avevo ancora cinque anni. Ogni mattina, al risveglio, il mio primo pensiero era: oggi sarò picchiato?”.