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    Lunedì 16-20
    Martedì-Venerdì 10-20
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    I lettori di Koob possono usufruire di prezzi ridotti per le seguenti iniziative:

    Teatro Olimpico

    Istituzione Universitaria Concerti

    Oratorio del Gonfalone

Sveva Sagramola: Storia di Topino

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Andrea Barzini: La congiura degli innocenti

BARZINI

Scuola di scrittura – IL RACCONTO DELLA REALTA’ – ISCRIZIONI APERTE

locandina corso di scrittura 2025_page-0001

chiusura estiva: riapriamo il 1° settembre

buona estate

lunedì 14 luglio ore 18,45 SATYRUS TEMPORAY BAR: Claudio Clini – LE STANZE DEL DUCE

IMG-20250708-WA0000Una vicenda ambientata a Bologna nel ventennio fascista tra polizia segreta e progetti di eliminazione dei deviati, ricca di mistero e colpi di scena sorprendenti, che ci rivolge un’interrogazione “filosofica” sul male, un’immersione nel cuore di tenebra degli esseri umani quando la psicopatologia coincide con una classe dirigente, una mentalità, il perbenismo di uno “stile” ufficiale. Protagonista è Rodàn Donadi, un chirurgo ospedaliero consacratosi alla pratica medica che intrattiene una relazione con Felicia, moglie del suo primario, il professor Anselmi. La narrazione – con i suoi dialoghi taglienti che catturano l’essenza dei personaggi – si dipana a partire da un’autopsia effettuata su una donna suicida, Elvira Attolini. Ma è davvero così? Rodàn ha il timore crescente di aver sbagliato il referto autoptico. Un giorno incontra una sua paziente, Maria, sposata con uno dei ‘signori’ della città, Alberto Ruggero, che gli dice di essere sicura dell’uccisione della sua domestica Elvira e di indagare per renderle giustizia. Cinque crimini seriali e tanti personaggi sostanziano il racconto – Eleonora e Nicola, fratelli di Elvira, il camerata Achille Saporiti, il neurologo Morpurgo, il medico del brefotrofio Guglielmi, il commissario Guelfi – che, al di là dell’intreccio principale, dà una quadro desolante dal punto di vista storico ed umano, mostrando che l’orrore non ha fine. Forse si può porvi rimedio fingendosi matti, come Arcangelo, un ricoverato in manicomio equiparabile al fool shakespeariano che alla fine interagisce inaspettatamente con Rodàn, mettendo in luce ciò che gli altri non vedono.

mercoledì 9 luglio ore 18,45 SATYRUS TEMPORAY BAR: Maurizio Ruggeri – L’OTTAVA ARTE

locandina ruggeriNel 1921 il critico Ricciotto Canudo pubblicò il manifesto La nascita della settima arte, introducendo il Cinema tra le altre sei (l’Architettura, la Danza, la Letteratura, la Musica, la Pittura e la Scultura). Ma non è forse lo Sport un’arte, l’Ottava Arte? Non lo è forse una geniale invenzione di Dick Fosbury che stacca l’ombra da terra con gli occhi rivolti verso il cielo? Non lo è il colpo di testa di Pelé che non scende più nella finale dei Mondiali del ’70, o una veronica di Adriano Panatta quando il tennis era ancora sorretto dal talento puro o, ancora, la spericolata discesa libera di Gustavo Thoeni sulla mitica Streif di Kitzbühel? Ne L’Ottava Arte l’autore ripercorre la sua vita di giornalista sportivo e conduttore radiofonico seguendo il percorso che lo ha condotto a questo mestiere, dalle avventure vissute da ragazzo fino ai suoi raid al Giro d’Italia, al Tour de France e alle Olimpiadi (dove ha seguito soprattutto l’atletica) culminati con la struggente radiocronaca della staffetta 4×100, volata via con la medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo 2020.

GIOVEDI’ 10 LUGLIO ore 18,30 IN LIBRERIA: WILLY LABOR – BUONO PER INCARTARE IL PESCE

locandina willy laborTrieste, 2002. Gianni Crevatin è un giornalista triestino, scapolo e prossimo ai quarant’anni. Uno scoop, ottenuto senza troppi scrupoli, lo rende famoso, gli cambia la vita ma lo porta anche a confrontarsi con i limiti e l’etica della sua professione. Un viaggio inatteso e l’incontro con una giovane donna amplificano i suoi dubbi e completano una storia sul giornalismo visto dal di dentro

mercoledì 25 giugno ore 18,30 SATYRUS TEMPORAY BAR: Lavinia Monti – MA L’INCERTEZZA E’ PIU’ BELLA

lavinia montiLudovica, ventiseienne romana, approda a Bruxelles alla Commissione Europea tra entusiasmo e incertezze. Uno stage che la coinvolge sempre di più, amicizie variopinte e traslochi frenetici rendono la sua vita dinamica e stimolante. Ma il pensiero torna costantemente a Roma, dove l’aspettano un fidanzato sfuggente e un dottorato vinto quasi per caso, che sembra la chiave per dare solidità alla loro relazione. Il rientro alla base, tuttavia, non è l’atterraggio morbido che sperava: una professoressa tirannica, una vecchia fiamma che riemerge, il senso di inadeguatezza nel ritrovarsi sotto il tetto dei genitori fanno a gara nell’ alimentare dubbi e rimpianti per aver lasciato anzitempo la capitale della UE. Da Bruxelles a Roma, fino alla magnetica New York, Ludovica diventa il ritratto di una generazione sospesa tra ambizioni globali e legami profondi. Nei corridoi della Commissione Europea, tra i rituali del Ministero degli Esteri e i negoziati dell’ONU, il romanzo esplora con passione e disincanto il fascino dell’incertezza e il coraggio di affrontare risposte che si trasformano in nuove domande. Una storia che, con raffinata ironia, celebra la bellezza di una vita in divenire, fatta di scelte, errori e, soprattutto, di crescita personale.

venerdì 6 giugno ore 18,30 SATYRUS TEMPORAY BAR: Michele Bosco – MELTDOWN

Meltdown

Marcello conduce una vita apparentemente tranquilla a Porto Sant’Elpidio con la sua compagna Roberta e i loro figli Giulia e Mattia. Tra continue incomprensioni e improvvisi scatti di incontrollabile rabbia, condizionato dal complesso rapporto con sua madre e tormentato dall’incapacità di capire e farsi capire, è però costretto a fronteggiare problemi sul lavoro e le pesanti accuse di Alfredo, padre naturale della bambina. Aiutato da uno psicologo molto particolare, affronta il costante disagio che lo affligge per trovare le risposte che rincorre fin dall’adolescenza, percorrendo un tratto impervio del viaggio alla ricerca della felicità e dando un nome alla sua diversità. Presa consapevolezza della sua ipersensibilità e della sua inadattabilità alle relazioni e al contesto che lo circonda, quindi, decide di dare forma e vita all’universo di sensazioni e percezioni prodotto dalla sua mente, rifugiandosi nella scrittura per creare nuovi mondi in cui realizzare sé stesso e le sue ambizioni. E per salire, finalmente, sul palcoscenico della sua esistenza, raccontando con i suoi occhi la condizione che vive.

C’è una cosa straordinaria che possono fare i romanzi: farci vivere esistenze inesplorate. È quello che capita con Meltdown, che rappresenta una finestra aperta sulle profondità di una mente divergente, un paesaggio interiore fatto di disperate contraddizioni, sogni che chiedono di diventare realtà, paure e speranze.

mercoledì 4 giugno ore 18 SATYRUS TEMPORAY BAR: Giualia Alberico – ANNA E I MESI

IMG-20250526-WA0004Anna, mite impiegata d’ufficio visitata da lontani ricordi amorosi, approda a una sorta di illuminata atarassia capace di medicare le ferite del tempo e di conferire ai giorni la quieta scansione delle cerimonie. L’intemperante Yvonne, rievocata dall’uomo che la ama fin da bambina, è una donna oppressa dalla famiglia e tradita dalle passioni che ha sempre accolto la vita come un regalo insidioso. Una maestra anni Trenta compie una scelta ardita per l’epoca: abbandona il marito, un ricco possidente, e si trasferisce con i quattro figli in uno sperduto borgo appenninico, dove riprenderà a insegnare. Frutti delicati di una narratrice dalla lingua nitida e venata di accensioni poetiche, i racconti di Giulia Alberico svelano l’animo di creature disilluse che trasformano la rinuncia ai compromessi mondani in esemplari prove di resistenza. Fanno da sfondo alle storie i paesaggi natii dell’autrice, cui bastano pochi tratti per restituirne la bellezza rigogliosa e selvatica, e atmosfere più cittadine, specie romane. Si dipanano qui vicende di insegnanti e alunni problematici, di immigrati con il cuore rivolto al proprio paese e mogli che compiono improvvisi atti di ribellione, di tutto un universo femminile in bilico tra bisogni reali ed evasioni fantastiche declinato con quella mimetica maestria che lo sa trasformare in letteratura.

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